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La spiaggia di La Pared a Fuerteventura

Spiagge di Fuerteventura: quali visitare!

11 mins read

Fuerteventura ci accoglie nel settembre 2019 con una temperatura perfetta, una brezza leggera e spiagge da sogno dove perdersi per ore in compagnia di un buon libro e dei colori intensi che illuminano l’atmosfera.

Ho pensato di scrivere questo articolo perché la prima domanda che io e il mio compagno ci siamo posti appena lasciate le valigie in hotel è stata “bene, quali sono le spiagge più belle da visitare?”

Quella che troverete di seguito, quindi, è la nostra personale selezione dopo aver esplorato l’isola da nord a sud, lasciandoci guidare un po’ dai consigli di Google e un po’ dal nostro desiderio di libera esplorazione.

Costa Calma

Soggiornando presso l’H10 Veraclub Tindaya, la prima spiaggia che abbiamo conosciuto è quella della Costa Calma.

E’ il nome stesso a fornire delle importanti informazioni: questo, infatti, avverte il visitatore che si trova lungo una passeggiata comoda e digradante sul mare, adatta a tutta la famiglia. La quasi totale assenza di onde permette un ingresso in acqua agevole e graduale oltre a garantire una discreta limpidezza dell’acqua.

Questa non è certamente la nostra spiaggia del cuore ma è consigliata per chi ricerca comodità ed assoluto relax senza rinunciare a bar sulla spiaggia e qualche stabilimento balneare.

Un consiglio: se volete allontanarvi dalla folla e trovare un angolo di Costa Calma meno popolato, vi suggerisco di portarvi proprio sulla spiaggia che sorge davanti al Tindaya. Pochi passi su una piccola scogliera (scarpette o ciabattine are welcome!) e raggiungerete la vostra oasi di pace. Attenzione a mettervi sulla strada di rientro nel tardo pomeriggio, la marea potrebbe nascondervi la via.

Ajuy

Dopo un ora e mezzo di motorino circa siamo giunti in questo paesino: l’odore di pesce fresco sembrava bussare alle porte delle abitazioni colorate, tenacemente abbarbicate su un ripido pendio che conduce al mare.

Qui le persone vi salutano, qui vi sorridono senza chiedere nulla in cambio.

Passo dopo passo si scende sempre di più, guidati dal suono del mare che qui, mi dicono, essere sempre un po’ arrabbiato; forse è la natura selvaggia e plasmata dalle onde ad alimentare questa credenza ma a me è parso solo un grande spettacolo di suoni e colori.

Il nero della sabbia non è opaco ma luminoso, brillante per i frammenti minerali che ne compongono i granelli, spessi come lo zucchero grezzo; il blu dell’acqua è profondissimo e contrasta con il bianco candido della schiuma che si adagia a riva; la varietà cromatica dei sassi che compongono il fondale e che si depositano sul limitare sinistro compone un mosaico marittimo; mentre il castano rossiccio delle rocce a destra incornicia questo angolo poco noto ai turisti.

Non troverete mai questa spiaggia troppo affollata e per gli amanti delle foto e di Instagram mi sento di consigliarla vivamente!

Aguas Verdes

Anche qui è l’appellativo a darci un’indicazione sulle principali caratteristiche di questo fazzoletto di scogli affacciato sull’oceano: sicuramente stiamo per incontrare vivissimi toni di verde ed azzurro.

Se la spiaggia di Ajuy è poco “trafficata”, quella delle Aguas Verdes è completamente disabitata. Sarà forse per le difficoltà che si incontrano nel raggiungerla? La risposta è affermativa! Si lascia, infatti, la strada principale, ben asfaltata, per procedere su una secondaria decisamente più sfidante ma la vera avventura inizia quando si abbandona anche questa e ci si incammina lungo un sentiero sterrato ripido e generoso di sassi, buche ed ostacoli. Il mio Igor, sant’uomo che cerca di accontentare tutti i capricci che si svegliano con me ogni mattina, ha affrontato con polso fermo la ripida discesa a bordo di un motorino 150 noleggiato finché l’adrenalina non ha lasciato il posto al mal di schiena; a quel punto, secondo la mia logica non c’era alternativa, “ormai siamo a metà, proseguiamo a piedi. Tornare indietro non è un’opzione”. Inutile dire che SIAMO ARRIVATI ALLE AGUAS VERDES!

Aguas Verdes Fuerteventura The Space Passenger

Non mi pentirò mai di essere arrivata, sul fare del tramonto, presso queste piscine di roccia perché mi hanno regalato alcuni dei ricordi più belli dell’intero viaggio. Per riassumerli brevemente: abbiamo preso le onde come i bambini sul bordo vasca ridendo e ripercorrendo l’avventurosa discesa, un onda dispettosa ha cercato di risucchiarmi e l’uomo mi ha prontamente salvata – praticamente una favola moderna.

Se vi ritenete avventurosi, certamente questa fetta di pace e tranquillità è il giusto trofeo da portare a casa.

Aguas Verdes Fuerteventura Igor The Space Passenger

Dunas de Corralejo

Immaginate di parcheggiare lungo la strada, poco fuori dalla capitale di Fuerteventura, e trovarvi di fronte a una distesa di sabbia finissima color maionese articolata in alte dune: la ragione ci dice che non si tratta di un deserto ma l’occhio ne è rapito ed induce la mente a considerarlo tale.

Il mare dista circa solo 10 minuti a piedi ma non si avverte la sua presenza, se non per il sale che impermea l’aria, finché anche l’ultimo pendio non è superato.

Consiglio questa spiaggia non tanto per il suo mare, comunque calmo e pacifico quanto per l’ambientazione che lo avvolge, capace di donargli un fascino del tutto inedito. Qui l’acqua tende ad essere placida, di un azzurro chiarissimo come quello che si vede nelle cartoline caraibiche (che poi non tutti sanno che in realtà il mar dei Caraibi ha delle sfumature tutte diverse!) anche se, per via del fondale, non troppo limpida.

Isla de Lobos

Raggiungibile con traghetti e trasferimenti turistici direttamente dalla punta del Corralejo, l’Isla de Lobos prende il suo nome dalla sua originaria popolazione di leoni marini.

L’isola è raccolta ed accogliente con alcune testimonianze archeologiche e diverse calette nelle quali immergersi; i cartelli suggeriscono di prendere il sentiero a sinistra del porticciolo per raggiungere un punto balneabile ma per esperienza posso dire che ci sono ben altre meraviglie ad attendervi svoltando a destra!

A circa 15 minuti di cammino vi troverete nel cuore di un minuscolo villaggio di poche case, spoglie ma curate, dove trascorrono le giornate una ventina di locali; non è raro incontrarli durante delle festicciole improvvisate a base di bevande analcoliche ed allegria. Ma c’è qualcosa di ancora più bello e sorprendente, ovvero la piccola insenatura d’acqua marina su cui si affacciano. Per un istante, perdendo il senso del tempo e dello spazio, ci si sente proiettati in una cartolina dove l’acqua cristallina, di un azzurro appena accennato, vi avvolge in un caldo abbraccio (nulla a che vedere con le temperature atlantiche!).

Conservo gelosamente il ricordo del rientro, dopo le 7 di sera, con il tramonto che accompagna la nostra barca, lanciata a tutta velocità da un matto marinaio che certamente stava già pregustando la sua cena. Per fortuna anche noi dovevamo ancora mangiare!

Los Charcos

Nell’area del Cotillo e a poca distanza dal faro del Tostòn, meraviglia di cui vi parlo in un altro articolo, sorge Los Charcos, una candida distesa articolata in diverse piscine naturali delimitate da scogli.

L’acqua è così trasparente che si possono vedere i pesci a riva che boccheggiano alla ricerca di cibo all’altezza dei polpacci, ma qui non si vedono solo adorabili creature marine… Se vi recate in questa spiaggia non potrete fare a meno di notare, come dire, una certa libertà nell’utilizzo (o meno) del costume da bagno. Se siete quindi pudici o pensate di non potervi godere a pieno il panorama perché siete circondati da nudisti, questa non è la soluzione giusta per voi.

Playa del Viejo Rey

Nella zona di La Pared, particolarmente amata dai surfisti per le onde che qui danzano particolarmente vicino alla riva del mare, un sentiero di sabbia misto sassi discende attraverso un canyon in miniatura fino alla riva.

Qui il colore predominante è decisamente l’oro, i granelli che compongono la spiaggia ricordano il calore della polenta mentre le rocce ocra vi chiudono alle spalle.

Questa è stata la nostra ultima tappa prima di ripartire verso casa e, devo ammettere, che non eravamo molto convinti della scelta prima di ritrovarci a giocare ad acchiapparella con i cavalloni ed essere abbracciati dal tramonto, esaltato dalla scogliera; sembrava quasi di vedere attraverso un filtro.

A proposito di nudisti, anche qui se ne trovano… Sarà mica che in realtà i loro costumi sono stati involtariamente rapiti dalla forza dell’oceano? Stava per accadere anche a Igor in fondo, quindi mi pare plausibile!

I principali risultati di Google non ce la consigliavano e, francamente, non riesco a capirne il motivo. Un consiglio quindi per quando viaggiate: va bene affidarsi ai consigli di guide e travel blogger ma non dimenticate mai le vostre preferenze, perché ciò che può andare bene per 100 persone, non necessariamente va bene per voi.


13 Comments

  1. Mai stata a Fuerteventura, ma – dalle vostre descrizioni e dalle vostre foto – ho capito qual è la spiaggia per me: Dunas de Corralejo. Senza alcun dubbio!

  2. Non sono mai stata a Fuerteventura, ma ultimamente ne sento parlare sempre bene e le vostre foto hanno fatto aumentare la mia curiosità.

  3. Che meraviglia, questa isola sarebbe stata tra e miei mete estive di questa estate 2020, invece alla fine sono rimasta in Italia. Ma mi segno tutto per il futuro.

  4. Sono stata a Fuerteventura quando avevo 10 anni, ben 18 anni fa dunque! Ho degli splendidi ricordi di quest’isola e devo dire che ci tornerei per vedere le spiagge che all’epoca non ho visto!

    • Grazie Cinzia, è un piacere avere dei feedback positivi! Per quanto riguarda Fuerteventura, sicuramente ha una fama ventosa ma devo anche dire che sono stata fortunata perché siamo andati a fine settembre e di vento ne abbiamo trovato davvero poco. Un miracolo!

  5. Appena ho trovato questo articolo mi sono fiondata a leggerlo! Avevo in programma un viaggio a Fuerteventura l’anno scorso, saltato a causa del lockdown…ora spero di rimediare al più presto e terrò sicuramente conto della tua lista di spiagge da sogno!

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