Szentendre, una giornata alternativa fuori Budapest
A breve distanza da Budapest, sorge Szentendre, un paesino che conserva intatto lo spirito e l'architettura tradizionale ungherese.
Waste Art e mondo animale: l’incredibile binomio di Bordalo II
La prima volta che ho visto un'opera di Bordalo II sono rimasta di sasso. Ma andiamo con ordine, conosci già la Waste Art?
Tinos, l’isola greca dove la spiritualità risiede nei villaggi
Spesso ignorata dal turismo, Tinos offre al viaggiatore un volto autentico, fatto di spiagge ma soprattutto di villaggi e spiritualità.
Dove mangiare a Tinos
Tinos è un'adorabile isola greca, capace di offrire anche innumerevoli offerte gastronomiche che intendo condividere con voi!
Évora, uno scrigno culturale nella regione dell’Alentejo
Sullo stesso parallelo della capitale Lisbona, spostata verso l’interno portoghese di circa 130 km, si trova Évora, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1986. La storia di Évora in breve La città, inserita nel florido contesto naturalistico della piana dell’Alentejo, nasce in epoca romana, aumenta di importanza e risonanza nel corso del Medioevo fino a divenire nel XV secolo residenza scelta dai regnanti. I secoli successivi vedono il borgo fortificato ampliarsi ulteriormente ed arricchirsi di monumenti ed edifici che oggi appaiono perfettamente incastonati nell’impianto urbano. Cosa vedere Praça do Giraldo L’ombelico del centro abitato, dove convergono i vivaci cittadini ed i pochi
Mœbius – Alla ricerca del tempo
“Mœbius – Alla ricerca del tempo” è il titolo di una mostra itinerante che, attraverso 300 opere, ripercorre la lunga ed animata carriera artistica di Jean Giraud. Si tratta della più grande esposizione dedicata all’artista ed illustratore che l’Italia abbia mai avuto l’onore di ospitare; partita da Napoli presso il Museo Archeologico, oggi si trova allestita al PAFF! di Pordenone. Chi era Mœbius? Facendo un passetto indietro, per chi non fosse ferrato in materia… Mœbius è considerato tra i più grandi artisti della seconda metà del Novecento! Nato in Francia nel 1938, esordisce giovanissimo nel 1954 collaborando con la rivista
Metro: la serie
Giunta alla conclusione di tutti i volumi della serie Metro di Dmitry Glukhovsky mi sembra doveroso condividere con voi le considerazioni che riguardano la trilogia che conta un complessivo di 1700 pagine. Se in prima battuta avevo consigliato un bicchiere di vodka per tenervi compagnia, questa volta vi suggerisco di tenere la bottiglia a portata di mano. Trama Dopo aver seguito da vicino le vicende del giovane Artyom in lotta contro la minaccia dei Tetri (recensione di Metro 2033), ci allontaniamo dal protagonista per praticamente tutto il secondo volume. Questo segue, infatti, le tracce di un personaggio che credevamo scomparso
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Acuto, iperbolico e fedele ai fatti storici più rilevanti, questo piccolo volume invita alla scoperta di due grandi nomi della comunità scientifica tedesca: von Humboldt e Gauss.
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